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Wheelchair Tennis

Aggiornamento: 28 ott 2020

Il tennis in carrozzina vide il suo debutto nel 1976 negli Stati Uniti e da allora ha avuto un rapido sviluppo, sino a divenire uno degli sport in carrozzina più diffusi. Nel 1998 è stata fondata la International Wheelchair Tennis Federation, Ente organizzativo per il tennis in sedia a rotelle a livello internazionale. In Italia il wheelchair tennis si è sviluppato a partire dal 1989 e nel 1990 vennero organizzati i primi Campionati Italiani con la partecipazione di 18 atleti. Attualmente l'Italia è la nazione europea che organizza il maggior numero di tornei internazionali.


Il gioco segue quasi totalmente le regole del tennis tradizionale e richiede le stesse doti di abilità, strategia e preparazione atletica: la sola differenza con il tennis per normodotati è la possibilità che la pallina rimbalzi per due volte (la prima necessariamente all’interno delle linee di campo), prima di essere colpita. Praticano il tennis in carrozzina giocatori con disabilità ad uno o ad entrambi gli arti inferiori e giocatori con disabilità a tre o ai quattro arti.


Il tennis in carrozzina prevede solo due categorie che consentono agli atleti con differenti disabilità di competere con atleti con le medesime abilità. In funzione delle specifiche limitazioni (soprattutto per quello che riguarda la mobilità degli arti superiori) gli atleti sono suddivisi in:

- OPEN (la maggior parte dei tennisti in carrozzina)

- QUAD (tennisti in carrozzina con limitazioni anche nell’uso degli arti superiori).

Solo chi aspira ad essere inquadrato nella classe QUAD deve sottoporsi ad una visita di classificazione, tutti gli altri tennisti con disabilità gareggiano in classe OPEN.




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